Giulia Corradetti – Biennale di Venezia
Testo " 54^ Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia - Padiglione Italia", a cura di Vittorio Sgarbi, Palazzo delle Esposizioni, Torino - di Alessandra Lucia Coruzzi
Curiosa ricerca, nell’effimero lascito di una iperreale considerazione, lontana dalla tradizionale visione del vero. Da essa si coglie la trasformazione attraverso un linguaggio accessibile nella versione ammorbidita delle spigolature concrete di una visione immediata, come percorso corrente di indagine orizzontale ad ampio cono visivo. Versione trasognata del circostante, quasi in un soffice mondo. Mondo dal “gommoso” aspetto tangibile, veridicità gustosa fatta di osservazioni acute e fantastiche, poste all’ombra di un sottile velo di lontana regola mancata. La ricerca condotta tra la volontaria artisticità tratta da un’aurea disegnata ed onirico pensiero fiabesco, fanno dell’arte di Giulia Corradetti un nuovo pensiero formale, un nuovo viaggio sperato, un insolito sentiero naturalistico, percorso tra i tasti del digitale alla ricerca di un abbraccio sereno, lontano da contaminazioni ferine, idilliaco nel volgere d’impasto e teso al colore diffuso, conducono ad una strana magica atmosfera metafisica di un ispirato differente contemporaneo.